Mappatura dei processi aziendali a rischio

Tale operazione viene comunemente denominata risk assessment e la sua realizzazione si snoda attraverso alcuni fondamentali steps.

• Dapprima si effettuano interviste esplorative agli amministratori ed ai dipendenti al fine di elaborare, d’intesa coi rappresentanti dell’ente, un mansionario (un documento che descrive esattamente le mansioni dei lavoratori e le aree aziendali in cui essi operano);
• poi si procede, una volta isolate le funzioni potenzialmente soggette al rischio di commissione dei reati, ad attribuire un punteggio ad esse, calcolato sulla base della loro frequenza di verificazione annuale (c.d. scoring del rischio reato): il risultato raggiunto costituisce il rischio inerente, definito anche “rischio al lordo”; in un secondo momento si individuano i presidi eventualmente già presenti (di tipo normativo, adottati su base volontaristica, ecc…) e, in virtù di un’operazione algoritmica, si calcola il rischio residuale, o anche chiamato “rischio al netto”;
• infine, delineati in termini numerici i rischi descritti, si procede alla elaborazione di protocolli, che hanno la funzione di prevenire i rischi individuati.

Al fine di monitorare il rispetto da parte dei lavoratori dell’impresa dei protocolli elaborati, vengono individuati i soggetti preposti alla reportistica, addetti cioè a inoltrare periodici flussi informativi all’Organismo di Vigilanza.